Il servizio, in Appalto Integrato, ha riguardato la Progettazione Esecutiva di una Caserma dell’Arma dei Carabinieri. L’area interessata dall’intervento è localizzata in un nucleo urbano consolidato, fuori dal centro storico ma non distante dallo stesso, lungo la strada provinciale SP209. L’intervento trattato ha previsto la demolizione dei manufatti edilizi esistenti che costituivano l’ex Caserma della Guardia Forestale di Pieve Torina.
Tali immobili sono stati fortemente danneggiati dagli eventi sismici del centro Italia del 2016-2017 e hanno versato in condizioni di dissesto ed inutilizzo. Il servizio è stato svolto completamente con metodologia BIM. La peculiarità del servizio è identificabile alla duplice tipologia strutturale e nell’importante componente tecnologica del fabbricato; la nuova Casarma, difatti, possiede parte delle strutture in Calcestruzzo Armato e parte delle strutture in tecnologia lignea di tipo X-Lam. Ulteriore connotato del servizio è la realizzazione di Chiusure Verticali e Orizzontali completamente a secco. Tale tecnologia costruttiva prevede componenti prefabbricati montati in opera senza uso di malte e quindi con limitate produzioni di rifiuti e maggiore controllo delle caratteristiche prestazionali dei componenti, così come certificati dal produttore.
Tale dogma progettuale si traduce nella realizzazione di sistemi leggeri, sia per l’involucro esterno che per i sistemi di partizione interna. Mediante le tecnologie impiegate, Neotec ha sviluppato e completato un’importante esperienza specifica delle strutture in legno e dei dettagli costruttivi che esse esplicano, abbinata alla progettazione di riscaldamento/raffrescamento ed in genere impianti meccanici, elettrici ed elettrici speciali a servizio di “costruzioni a secco”. Nell’ambito del Servizio 2 (Progettazione della Nuova Caserma dell’Arma dei Carabinieri) le soluzioni tecniche di dettaglio progettate hanno interessato i particolari di interfaccia tra la struttura in Calcestruzzo Armato e quella in Legno e la minimizzazione delle interferenze tra i componenti impiantistici e le parti architettoniche. Particolare complessità ha esplicato lo studio e la risoluzione dei “ponti termici” derivanti tra i serramenti esterni e le Chiusure Verticali Esterne. In questo particolare caso è stato oggetto di studio e progettazione dedicata un “Cassonetto Coibentato” utile al contenimento delle schermature (lamelle a pacchetto) all’interno del foro finestra intagliato direttamente sulle pareti portanti in X-Lam. La particoalre destinazione d’uso dell’edificio ha poi richiesto una variante dello stesso componente con particolari requisiti di “antieffrazione”.
In questi ultimi componenti è stato, pertanto, integrato un telaio di sicurezza del tipo “a tralicciato” in metallo che consente di conservare i livelli di sicurezza antieffrazione definiti dai corredati serramenti (classe FB4 secondo la norma UNI EN 1522 relativamente alla resistenza alle armi da fuoco, classe BR2-NS secondo la norma UNI EN 1063 relativamente alla resistenza antieffrazione). Per lo stesso Servizio 2 ulteriori punti di particolare pregio progettuale sono individuabili nello studio e progettazione della facciata ventilata. La stessa è realizzata con strato di finitura in “Zinco-Titanio” applicato direttamente su di una sottostruttura lignea ancorata alle pareti in X-Lam. Questa soluzione ha reso necessario lo studio puntuale di dettagli quali raccordi tra falde, raccordi tra facciata e falde, raccordi di gronda e colmo. L’intero progetto è orientato al rigoroso rispetto dei criteri CAM e a scelte che esplicano alti livelli di sostenibilità: un impianto di recupero acque meteoriche e di piazzale con relativo re-impiego per usi come la ricarica delle cassette di risciacquo wc, un impianto fotovoltaico integrato nella copertura.